Arredamento, luci, riciclo di materiali: mentalità ecologica al Fuorisalone.
Concluso il Fuorisalone è tempo di bilanci. Dalle proposte delle varie case d’arredamento molte le tendenze emerse, una in particolare: il green. Designer e aziende infatti non hanno perseguito solo fantasia ed innovazione, hanno posto particolare attenzione soprattutto alla sfera ecologica e alle esigenze ambientali.
Guardandosi intorno sembra proprio che la parola d’ordine sia riciclaggio, come dimostra la seduta realizzata dalla designer Tomoko alias T.Magpie in Milca, materiale che deriva dal riutilizzo di cartoni del latte e del sakè.
Tra le iniziative che colpiscono maggiormente in questo senso c’è 800×1200 Eco-Design. Conlegno in collaborazione con Be-eco, hanno realizzato una linea di arredamento ecologica, low-cost e fai-da-te, prodotta grazie al riuso di pallet. E’ un progetto unico che racchiude un mix di svariati elementi: estetica, etica, creatività, polifunzionalità e sostenibilità economica.
Vitreaitalia invece promuove il suo Vetroceramica riciclato e riciclabile, dimostrando di abbracciare il concetto di “dare nuova vita” ai materiali, non rinunciando però al valore estetico. La maison propone un materiale ottenuto dal riscaldamento e dalla fusione di schegge di vetro, che va a comporre mobili, pareti e pavimenti di elevato prestigio.
Plinio il Giovane, all’interno del Green Village, ha presentato diversi prodotti che abbracciano la linea eco: la lampada a induzione Duck, ovvero un sottile foglio di betulla dotato di LED e alimentata a carica elettromagnetica, i vasi Vipot, naturali e biodegradabili grazie alla lolla di riso di cui sono composti e mobili ecologici per bambini.
Altro concetto estremamente interessante è quello dell’ autoproduzione, rappresentato da Matilde Merciai, Francesca Fregapane, Georgi Noverselets con Soap Opera: un kit per generare sapone a casa con ingredienti naturali e che, dal punto di vista ideologico, simboleggia una lotta al mercato di massa e industriale.