Il rientro in ufficio: cinque consigli per affrontarlo al meglio

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stress ufficio milano

Tornare in ufficio dopo qualche settimana di vacanza (o anche solo alcuni giorni) può essere davvero traumatico, soprattutto se prima di andare in ferie, si sono lasciate in sospeso molte cose da sbrigare al rientro.
Questo periodo di passaggio dal dolce far niente alla frenesia quotidiana, genera spesso malinconia, mal di testa, dolori muscolari, difficoltà di digestione, insonnia, alterazioni dell’appetito, irritabilità, spossatezza, calo della concentrazione e ansia da prestazione lavorativa.
Vi siete mai chiesti da cosa siano scaturiti questi disturbi?

Ritornare alle “vecchie abitudini” significa andare incontro a un cambiamento rispetto ai ritmi fisiologici e psicologici delle vacanze.
Nella fattispecie in cui il cambiamento richiesto è troppo repentino, il nostro cervello legge tali richieste come un segnale di emergenza attivando dal punto di vista fisiologico delle risposte atte a fronteggiare la situazione. Si tratta, in breve, di un periodo di adattamento e assestamento completamente normale. Un periodo destinato a concludersi, che quindi è bene gestire al meglio per evitare strascichi prolungati.

Secondo gli esperti di Hays, società leader nel recruitment specializzato, tutto parte dalla consapevolezza che la routine è una routine, solo se la percepiamo come tale. Gli stessi suggeriscono di seguire alcune regole d’oro per affrontare al meglio il fatidico rientro.

1. Non pretendere di sbrigare tutto il primo giorno

Una volta rientrati in ufficio, ci si trova di fronte ad un’infinità di email, un’agenda fitta di meeting con le attività lasciate in sospeso prima di partire. Cercare di sbrigare tutto il primo giorno può sembrare la scelta migliore, ma spesso è utile solo ad accumulare molto stress. È necessario darsi delle priorità e, appena rientrati, affrontare solo le cose veramente urgenti, concedendosi un ritmo lavorativo più disteso e accettando di non essere da subito al 100% operativi. Non ci si può aspettare di sbrigare tutto il primo giorno, si rischia di fare troppo, sotto stress e male.

2. Cambiare la propria routine

Le vacanze sono per eccellenza il momento in cui si stacca dalla propria routine. Il pensiero di doversi svegliare tutte le mattine alla stessa ora, per fare sempre la stessa strada diretti in ufficio, vedere ogni giorno le stesse persone può essere molto frustrante.
Per questo, cambiare alcune delle proprie abitudini può aiutare a rientrare al lavoro con rinnovato entusiasmo: ad esempio si può puntare la sveglia qualche minuto prima per concedersi una partenza meno frenetica o ancora cercare nuovi locali in cui trascorrere la pausa pranzo, magari con colleghi diversi dal solito. Piccoli accorgimenti che fanno percepire meno noiosa la giornata lavorativa e aiutano ad affrontare il rientro con il giusto spirito.

3. Rientrare almeno un giorno prima

È sempre difficile lasciare mare o montagne per rientrare in città e spesso si pensa che stare lontano da casa fino all’ultimo giorno disponibile sia il modo migliore per affrontare il rientro. In realtà è necessario riabituarsi gradualmente alla quotidianità, prendendosi uno o due giorni di relax post vacanza prima di essere catapultati nuovamente nella frenetica vita lavorativa. In questo modo si avrà l’impressione di avere maggiormente la situazione sotto controllo e di essere in grado di affrontare il primo giorno di lavoro con la giusta energia.

4. Il divertimento non finisce con la vacanza

Vacanza è sinonimo di divertimento, relax e spensieratezza, per questo il rientro è automaticamente percepito come il ritorno a stress, pressione e incombenze. Il segreto è organizzare qualcosa di entusiasmante da fare una volta tornati in città, come ad esempio iscriversi a un nuovo corso, pianificare un weekend fuori porta e magari organizzare qualche attività divertente da fare con i propri colleghi per rendere più piacevole il clima in ufficio, un luogo che a suo modo – anche in termini fisici e di aspetto – ha un determinato peso nella redditività dei lavoratori. In questo modo non sarà necessario attendere la prossima vacanza per concedersi un po’ di svago.

5. L’atteggiamento mentale è fondamentale

Un atteggiamento insofferente verso il ritorno alla quotidianità è assolutamente controproducente perché aumenta il senso di frustrazione e impedisce al nostro cervello di riabituarsi ai ritmi del lavoro. È necessario accettare le circostanze – le vacanze sono terminate e bisogna tornare al lavoro – pronti a rimettersi in gioco con spirito positivo, il prima possibile.

Naturalmente, la vacanza rappresenta in generale per tutti un momento di tranquillità e rilassamento: la cosa importante è considerare con il giusto peso ciascun periodo dell’anno, con entusiasmo verso le attività di ogni giorno e, magari, pensando che dopo non molto tempo ci saranno nuove occasioni di distrazione e svago.

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