Il futuro dell’illuminazione ha un solo nome: LED. La conferma arriva dal Guangzhou International Lighting Exhibition.
La più grande conferenza della Cina sul tema dell’illuminazione si è svolta dal 9 al 12 Giugno ed ha registrato l’ingresso di più di 100.000 visitatori e la partecipazione dei consolati delle principali economie del pianeta. Il General Manager di Messe Frankfurt per Shanghai, Richard Li imputa la crescita fenomenale dell’evento all’aumento degli espositori di prodotti LED. “Una buona parte della crescita dell’evento deriva dall’industria dei LED, in continua evoluzione” sono le sue parole. È evidente che questo nuovo dispositivo sta rivoluzionando il mercato. Ma cos’è il LED? E perché sta cambiando così profondamente il mercato dell’illuminazione? Cominciamo con il dire non è affatto un nuovo dispositivo.
Il principio del suo funzionamento fu teorizzato per la prima volta nel 1907. Prodotto per la prima volta nel 1964, si dovettero aspettare tuttavia gli anni ’70 con i display digitali a 7 segmenti (quelli delle vecchie sveglie digitali) per avere una produzione su scala industriale. Al tempo i limiti dei LED erano notevoli e non li rendevano competitivi sul mercato.
LED è l’acronimo inglese di Light Emitting Diode, ossia Diodo che Emette Luce. Il dispositivo, grazie ad una giunzione in silicio, emette fotoni al passaggio di una corrente elettrica. Quindi quando attraversato da una corrente, il diodo emette luce. Utilizzando dei semiconduttori invece che un filamento metallico o dei gas, il consumo di energia si abbassa e aumenta la resa energetica. Negli anni il problema principale è stato il costo. Originariamente piuttosto elevato, si è gradualmente abbassato grazie all’innovazione tecnologica e alla produzione in serie.
Altro problema era legato ad una questione tecnica. Utilizzando lampadine a LED era impossibile creare la luce bianca, condizione perché fossero commercializzate a livello domestico. A risolvere la situazione fu il nipponico Shuji Nakamura. Con l’introduzione del LED a luce blu fu possibile realizzare il primo LED a luce bianca. Venne messa sul mercato la prima volta nel 1995. Dopo più di venti anni il LED è diventato il prodotto di punta per l’illuminazione industriale, domestica e stradale. I vantaggi sono numerosi: innanzi tutto una maggiore resa luminosa.
Per raggiungere i 1600 lumen di illuminazione (unità di misura della quantità di luce prodotta da una sorgente), una lampadina ad incandescenza consuma 100 W, un’alogena 72W, una lampada a fluorescenza 23 W, mentre il LED solo 20W. Questo comporta un notevole risparmio economico e un vantaggio per l’ambiente. Minima spesa, massima resa. Inoltre una lampadina a LED dura in media 50.000 ore, anche se alcuni studiosi sostengono che possa raggiungere le 100.000. In assoluto la vita più lunga per una lampadina. Questo permette di ammortare il costo di acquisto.
Per questo chi si occupa di soluzioni contract è sempre più orientato ad utilizzare questo tipo di illuminazione. A fronte di un investimento iniziale leggermente più elevato, le lampadine LED portano innumerevoli vantaggi al cliente finale, garantendo il massimo ritorno dell’investimento già in pochi anni. Inoltre l’ottima resa garantisce una perfetta illuminazione, condizione fondamentale per favorire la concentrazione e la produttività di chi lavora in ufficio.