“Smartworking” non è solo una delle tante parole e abitudini che il 2020 ci lascia in eredità. Lo Smartworking, ergo un lavoro sempre più flessibile che permette la possibilità di lavorare da remoto, resterà anche per questo 2021. E oltre.
Secondo stime della società di analisi CCS, nel 2022 più della metà degli impiegati con lavori da ufficio lavorerà anche da remoto. Ma l’ufficio tradizionale sicuramente non scomparirà ma subirà dei cambiamenti. Salute e sicurezza saranno in primo piano
Gli arredi e le disposizioni saranno modificate per mantenere le distanze e saranno fatti maggiori investimenti sul fronte della tecnologia.
Importante sarà garantire un uso efficiente degli uffici per cui saranno forniti strumenti digitali ai lavoratori per visualizzare la disponibilità di spazio nelle sale conferenze, alle scrivanie di lavoro e nei parcheggi.
In questo modo sarà possibile avere una visione d’insieme nell’occupazione reale.
Flessibilità e tecnologia in ufficio
Il lavoro in ufficio resiste e lo fa pensando soprattutto al benessere e alla socialità dei dipendenti. Lavorare in uno spazio condiviso, mantenendo alta ovviamente l’attenzione sul fronte della tutela della saluta, diventa importante per stimolare l’innovazione, l’energia e la motivazione di ciascun individuo.
La tecnologia sarà sempre più indispensabile. Pensiamo ai sistemi wireless per le videoconferenze negli ambienti di lavoro condivisi o all’implementazione della tecnologia viva voce grazie a cui è possibile limitare il contatto con le superfici. Ci sarà inoltre un incremento di strumenti di comunicazione VOIP e di intelligenza artificiale.
In ufficio ambienti sempre più confortevoli e “naturali”
Le persone preferiscono colori e materiali naturali e questo ha ripercussioni anche nell’ambiente lavorativo. Tutto ciò che può creare una sensazione di intimità, di naturalezza e di bellezza aiuta nella produttività e nella creatività. Rende lo spazio più vivace ed accogliente.