A pochi giorni dalla conclusione dell’evento annuale per antonomasia legato al design e al mondo dell’arredo, il bilancio è più che positivo.
La 57esima edizione del Salone del Mobile ha segnato, come recita il comunicato ufficiale, una grande affluenza e business in crescita, confermandosi – insieme a Vinitaly – una vetrina internazionale fondamentale per il nostro Paese, appuntamento imprescindibile e in grado di generare numeri da record di cui andare orgogliosi.
Oltre al Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Completamento d’Arredo, EuroCucina e il Salone Internazionale del Bagno hanno registrato presenze molto importanti di espositori.
Le cifre
I numeri del Salone sono assolutamente sinonimo di un successo:
– 1.841 espositori, di cui il 27% proveniente da 33 Paesi;
– 650 designer legati al SaloneSatellite;
– 434.509 presenze di pubblico in 6 giorni di apertura, provenienti da quasi 190 Paesi.
L’incremento rispetto al 2016 è del 17%, mentre rispetto allo scorso anno l’affluenza è aumentata del 26%.
Oltre il Salone
Il successo non si è tuttavia fermato all’esposizione ufficiale: oltre ai padiglioni della Fiera di Milano, anche il Fuorisalone 2018 ha registrato cifre elevatissime: 500mila persone hanno invaso Milano per prendere parte ai 1.367 eventi della Milano Design Week. Quasi 2 milioni i contatti dal portale fuorisalone.it.
Una vittoria italiana
È soprattutto la città metropolitana di Milano a ribadire nuovamente la propria vocazione internazionale con questo trionfo. Le stime parlano di 38 milioni di euro come indotto degli albergatori, con il coinvolgimento negli eventi realizzati di 23mila imprese e 150mila addetti.
“Un’edizione straordinaria – nelle parole di Emanuele Orsini, presidente di FederlegnoArredo – nella quale tutte le forze istituzionali hanno confermato vicinanza a un settore, quello della filiera legno-arredo, cruciale per la crescita del Paese, e hanno sottolineato la necessità di mettere in campo politiche industriali organiche ed efficaci, irrinunciabili per un pilastro del Made in Italy che da solo vale il 5% del PIL” (oltre 40 miliardi di euro di fatturato).
Un’occasione sempre più rilevante per testare il polso della produzione di qualità italiana: anche nel mondo degli uffici, estetica e funzionalità concorrono sempre più a dare vita a soluzioni di qualità ed efficienza, specchio delle moderne e nuove esigenze di organizzazione della vita negli ambienti di lavoro.